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Il secondo atto più cupo di Baldur’s Gate 3 doveva esistere perché altrimenti “diventa estenuante”

Il secondo atto diBaldur’s Gate 3 è molto diverso dal primo. L’esplorazione in stile fiabesco lascia rapidamente il posto a qualcosa di molto più oscuro e meno accogliente, ma secondo lo scrittore principale Adam Smith c’è un’ottima ragione per questo.

Parlando con Smith alla Gamescom, GamesRadar ha chiesto informazioni sulla differenza di tono tra il primo e il secondo atto. Il secondo atto è più duro, più cupo e meno vasto del suo predecessore e personalmente l’ho trovato un po’ faticoso. Ma come spiega Smith, questo cambiamento è stato fondamentale per la struttura narrativa dell’intero gioco.

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