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Unity promette di cambiare presto la controversa politica delle tariffe di runtime, ma non la elimina ancora

Unity ha risposto alle proteste degli sviluppatori di tutto il mondo per la nuova tassa proposta dall’azienda per le installazioni.

Ieri, domenica 18 settembre, Unity ha pubblicato il tweet qui sotto, scusandosi per la “confusione e l’angoscia” che la nuova tassa proposta ha causato tra gli sviluppatori. “Stiamo ascoltando”, ha aggiunto l’azienda, rivelando inoltre che sta parlando con i propri dipendenti, i clienti e i partner di sviluppo sulle misure da adottare in futuro.

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