Unity ha risposto alle proteste degli sviluppatori di tutto il mondo per la nuova tassa proposta dall’azienda per le installazioni.
Ieri, domenica 18 settembre, Unity ha pubblicato il tweet qui sotto, scusandosi per la “confusione e l’angoscia” che la nuova tassa proposta ha causato tra gli sviluppatori. “Stiamo ascoltando”, ha aggiunto l’azienda, rivelando inoltre che sta parlando con i propri dipendenti, i clienti e i partner di sviluppo sulle misure da adottare in futuro.
Vi abbiamo ascoltato. Ci scusiamo per la confusione e l’angoscia che la politica delle tariffe di runtime annunciata martedì ha causato. Stiamo ascoltando, parlando con i membri del nostro team, con la comunità, con i clienti e con i partner e apporteremo delle modifiche alla politica. Condivideremo un aggiornamento tra un paio di…17 settembre 2023
Per saperne di più
Probabilmente non ti sorprenderà sapere che gli sviluppatori stanno ancora chiedendo a Unity di cancellare completamente la tassa prevista. “Non abbiamo bisogno di cambiare la politica, abbiamo bisogno che venga annullata”, scrive lo sviluppatore indie OgrePixel in risposta. “Rispettate le TOS delle vecchie versioni. La fiducia nella vostra azienda si è infranta, le ‘modifiche alla politica’ non faranno la differenza”
“Non c’è confusione da parte di nessuno. Torna indietro”, scrive Chandana Ekanayake, regista del film Thirsty Suitors, in risposta. “Niente di meno che un’inversione completa di questa politica sarà d’aiuto. Anche in questo caso avete macchiato per sempre la fiducia e il rispetto che avete impiegato anni a sviluppare”, commenta lo streamer DansGaming.
Gli sviluppatori di giochi, grandi e piccoli, si sono rivoltati la scorsa settimana dopo l’annuncio di Unity. Unity prevedeva di far pagare agli sviluppatori ogni volta che il loro gioco veniva installato, una tassa che secondo alcuni sviluppatori li avrebbe mandati in bancarotta. In seguito Unity ha chiarito l’addebito, rivelando che agli sviluppatori sarebbe stata addebitata solo una volta per ogni installazione del loro gioco per cliente, ma questo non ha impedito agli sviluppatori di criticare la politica di Unity.
Gli sviluppatori e gli studios hanno ancora molte domande da porre a Unity, come ad esempio come intende addebitare a Microsoft e Sony le spese di installazione dei giochi Unity installati tramite i servizi di abbonamento Xbox Game Pass e PlayStation Plus. La scorsa settimana Unity ha dichiarato di essere in grado di addebitare a entrambe le parti le installazioni tramite i servizi, ma gli sviluppatori si sono dimostrati incredibilmente scettici, per non dire altro.
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